La gestione della comunicazione, del marketing e più in generale della visibilità online del tuo ristorante spesso inciampa su errori veramente gravi. Vediamo questi errori tutti i giorni, ma siamo molto più bravi a vedere gli errori degli altri, criticando ogni volta che vediamo qualcosa di sbagliato.
Quando si tratta invece della propria attività, molti ristoratori tralasciano tantissimi aspetti, perché fanno gestire ad altri la propria visibilità online o peggio ancora non gestiscono affatto la visibilità online del proprio ristorante.
Molti di questi errori li stai facendo anche tu da anni.
Perché i ristoratori commettono questi errori? Spesso i motivi sono validissimi, ma se hai deciso di cambiare e di usare in maniera ottimale la comunicazione digitale del tuo ristorante, allora dobbiamo pensare che gli errori si commettono perché inventiamo un sacco di scuse.
Le principali scuse principali che ho ascoltato nel corso degli anni sono state:
– Non ho tempo
– Non sono capace
– Appena ho un attimo ci guardo io
– Al mio ristorante non serve
– Non credo sia importante
– Odio i social network e Tripadvisor
– Nessuno è così specializzato da potermi gestire quello di cui ho bisogno
Tutto ciò è un peccato perché oggi tutti usiamo smartphone e tutti prima di andare in un ristorante la prima volta andiamo a vedere le recensioni su Tripadvisor, vogliamo vedere le foto dei piatti di un ristorante e la parola più cercata su Google per cercare un ristorante è il menu. Tutte le persone ormai prima di andare in un ristorante si informano su cosa si mangia nello specifico in quel ristorante e come si sono trovate le altre persone.
E’ come se nella vita reale fossimo tutti dei divoratori di informazioni sullo smartphone, ma poi nella vita lavorativa diventassimo tutti degli idioti digitali.
Il primo segreto che voglio rivelarti caro ristoratore, è che IL TUO RISTORANTE HA UNA VISIBILITÀ’ DIGITALE che tu lo voglia oppure no, quindi puoi decidere di fare lo struzzo e far finta di ignorare il problema, oppure è ora di iniziare a tirare fuori la testa, iniziando ad usare il digitale a tuo vantaggio.
Il problema come detto è che il tuo ristorante ha già una reputazione online; le persone cercano informazioni sul cibo e sui ristoranti di continuo e impiegano un attimo a scegliere un altro ristorante invece che il tuo se, ad esempio, non trovano le informazioni che stanno cercando, oppure a causa di una risposta sbagliata ad un commento di un cliente.
Se fra le mille recensioni positive che hai, ne hai alcune negative che non sono state trattate a dovere, le persone nel tuo ristorante potrebbero scegliere di non venirci.
Se il futuro cliente sta cercando il menu del giorno e non lo trova, oppure ti scrive in chat/mail se hai dei piatti vegetariani o per celiaci e tu non gli rispondi, queste persone non solo non verranno, ma addirittura andranno a raccontare ad altri queste mancanze.
Capisci la gravità del problema? Qui non si tratta di farsi pubblicità, di avere un sito oppure no, di essere primo su Google. Qui si tratta che una persona che stava per venire da te ad aprire il suo portafoglio, leggendo qualcosa che non ha gradito (o che non ha trovato) sceglie di aprire il portafoglio ad un altro ristorante, magari parlando male di te anche senza nemmeno esserci mai entrato nel tuo ristorante. Carino no?
Di base quindi tutti i ristoranti commettono errori online, ma 7 sono più frequenti di altri e più gravi di altri.
Ma quali sono i 7 errori principali che i ristoranti commettono online?
1° Errore: Foto di repertorio dei propri piatti sul Sito
L’errore principe dei siti internet di ristoranti e pizzerie è quello di mettere immagini di repertorio dei piatti.
Cucini pesce? Beh allora mettiamo una bella foto di repertorio di un piatto di pesce sul sito.
Cucini carne? Vai con una bella bistecca alla fiorentina comprata o copiata su internet.
Le foto di repertorio sono straordinarie: luminosità fantastica, ambientazione fantastica, piatti puliti e tavoli stile Beautiful.
C’è un unico problema… si vede che sono finte e tutti (non la maggior parte, ma proprio tutti) inorridiscono nel vederle.
Perché? Il perché è molto semplice, se sto cercando informazioni sul tuo ristorante (se ricordi più in alto abbiamo parlato che le foto dei piatti sono la prima cosa che le persone cercano su internet per un ristorante) allora non mi interessa di vedere foto di repertorio, voglio vedere come sono i tuoi cappelletti, le tue tagliatelle al ragù oppure la tua carne alla griglia.
Perché allora molti ristoranti ancora mettono sul proprio sito foto di repertorio?
La prima scusa per cui i ristoranti mettono immagini di repertorio è che di solito un ristorante non ha foto dei suoi piatti.
La seconda scusa è che se queste foto ci sono, allora sono di una qualità talmente bassa (immagini scure, piatti sporchi, oggetti nel mezzo, sedie sullo sfondo, strumenti da cucina sullo sfondo, immagini mosse o sfocate) che per velocità verso l’agenzia web che gli sta costruendo o aggiornando il sito, decidono di usare dei riempitivi al posto di foto vere.
La terza scusa è che chiamare un fotografo che fa le foto dopo aver preparato i piatti costa soldi e tempo. Le immagini di repertorio sono straordinarie, ma dobbiamo lasciarle usare alle riviste di cucina oppure ai blog che parlano di cucina. Noi non dobbiamo usarle.
Tu mio caro ristoratore, da oggi mi prometti di usare foto meravigliose dei piatti che cucini tu. Le foto sono la cosa più vista su internet quindi devono essere foto vere, aggiornate (se mi parli di tartufo voglio vedere le foto dei piatti con il tartufo), e fatte molto molto bene.
Tu mi dirai: è molto bello avere foto aggiornate dei nuovi piatti del menu, scattate da un fotografo e pubblicate online, ma pagare il fotografo, chiamare l’agenzia web per far pubblicare le foto sul sito, chiamare la persona che segue la pagina Facebook e far caricare le foto su Facebook e magari sponsorizzare il nuovo menu online è costoso, faticoso e vanno coinvolte ogni volta un sacco di persone.
Pensiamo effettivamente ai costi tradizionali:
– 500 euro al fotografo per gli scatti ai piatti e la post produzione
– 200/400 euro alla agenzia per caricare le foto sul sito e associarle al menu
– 100 euro alla persona che segue la pagina Facebook oppure 2 ore del tuo tempo a caricarle su Facebook.
Il conto è presto fatto: 700/1000 euro per avere le foto nuove del menu, almeno 20 giorni per contattare tutti e avere il risultato finito. E’ normale che ti scoraggi ancora prima di cominciare, perché così è effettivamente tutto troppo costoso e complicato.
Quello che davvero ti serve è qualcuno che faccia le foto ai tuoi piatti ogni volta che vuoi farle, che le carichi direttamente sul sito, sulla pagina Facebook, sul profilo Instagram, contattando una sola persona e senza pagare nulla. Bello no?
Uno dei tanti vantaggi del servizio Marketing Gourmet è non preoccuparsi di dover pagare il servizio fotografico ogni volta che cambia il menu, di non dover pagare per caricare le foto sul sito e sulle pagine dei social. Semplice, efficace, veloce.
2° Errore: Orari diversi su siti diversi e impossibile da trovare
Voglio andare al ristorante a pranzo.
Voglio andare in un ristorante in cui non sono mai stato oppure in uno in cui sono già stato ma sempre a cena e mai a pranzo.
Prima cosa vado su Google e cerco il nome del ristorante.
La scheda di Google mi dice che oggi (lunedì) sei aperto a pranzo.
Dopodiché, siccome non mi fido alla prima e non voglio fare un viaggio a vuoto, vado sul sito, e sul sito c’è scritto che sei aperto a pranzo, ma dal martedì al sabato, e che quindi oggi (lunedì) sei chiuso.
In molti siti di ristoranti il problema poi è proprio trovare gli orari di apertura… prima pagina no orari, gli orari sono solo nella pagina contatti in fondo. E’ una delle info più cercate di un ristorante insieme al menu, perché nascondere questa informazione?
Come potenziale cliente iniziano a girarmi le balls.
Vado allora su Tripadvisor in cerca di conferme, e qui c’è scritto che a pranzo sei chiuso.
Le paginegialle.it invece mi dicono che sei aperto tutti i giorni a pranzo e a cena.
Chi ha ragione a questo punto?
Forse le persone più adulte a questo punto chiamerebbero il numero di telefono del locale, ma le persone più giovani no. Non sapendo se sei aperto o chiuso, iniziano a cercare un altro ristorante e come conseguenza ciao ciao cliente e niente soldi per te. Lo scenario si ripete molte più volte di quanto immagini, non sai nemmeno tu quanti clienti hai perso per questa cosa.
Aggiornare ogni volta gli orari e controllare che questi siano aggiornati in tutti i portali che mostrano le informazioni del tuo ristorante è sicuramente noioso e costoso. Perché per fare questa operazione, va contattata l’agenzia web per modificare gli orari sul sito e chiedere loro di aggiornare tali orari sulla scheda di Google, sulla scheda di Tripadvisor, sulla pagina di Facebook. Probabilmente la risposta che ti daranno è che non possono controllare e aggiornare queste cose per te, e se lo fanno ti chiederanno dei soldi.
E lo fanno perché, non essendo specializzati nella gestione dei ristoranti, non possono farlo.
Cosa succede quindi di solito? Di solito succede che è più facile ignorare il problema e perdere potenziali clienti, lamentandosi della concorrenza, della crisi e delle persone che non capiscono la nostra cucina.
Non sarebbe più facile avere un’unica interfaccia da contattare che ti risolve questo problema senza chiedere soldi per aggiornare gli orari nei vari siti online e che tenga monitorato di continuo che queste informazioni siano corrette e identiche ovunque?
La risposta è semplice, soprattutto se tutti questi controlli e manutenzioni quando si entra nella squadra di Marketing Gourmet non vengono tariffati. Che ne dici?
3° Errore: Il Menu inesistente
Se non credete a me, credete a Google.
La prima cosa che una persona cerca quando cerca informazioni su un ristorante è il suo menu.
Facciamo un esempio con un ristorante in centro a cesena, la Vineria del Popolo, in piazza del popolo a Cesena.
E’ un ristorante che adoro e che consiglio a tutti di provare perché si respira un’atmosfera molto piacevole, informale e si mangia molto molto bene.
Ma cerchiamo questo ristorante su Google:
Come si vede il primo suggerimento che mi da Google (e Google mi propone quello che cercano di più le persone) è la parola menu.
La parola più cercata di un ristorante è il menu. Non c’è storia.
E qual è la cosa più difficile da trovare online di un ristorante? Sempre il menu. Incredibile.
Sono amante delle statistiche, ma non ho mai fatto una statistica sulla pubblicazione dei menu. Sono sicuro che più del 70% dei ristoranti nella mia cara Romagna non ha il menu sul sito. Lo tengono gelosamente nascosto, come se al giorno d’oggi le persone amassero giocare a nascondino.
Ad esempio in questo momento nel sito della Vineria Del Popolo a Cesena il menu non esiste.
Alla voce “la cucina”, visto che la voce “menu” non c’è, troviamo questo, che decisamente proprio un menu non è:
Di solito se sto cercando un menu vorrei vedere l’elenco delle tue specialità, i piatti stagionali, i dolci e perché no, anche la carta dei vini se ne hai una. Questo qui sopra non è un menu.
La cosa più ricercata dai clienti su internet è il menu, e nei siti il menu non c’è.
Anche qui le giustificazioni principali di un gestore di un ristorante sono:
- – non ho tempo per aggiornare il menu ogni volta che questo cambia
- – il menu cambia spesso e quindi non riusciamo ad aggiornarlo
- – le persone che vengono nel mio ristorante non cercano il menu
- – farlo aggiornare all’agenzia tutte le volte che lo cambio costa soldi, almeno 1 o 2 ore di lavoro, quindi 50/100 euro se mi va bene.
E devo dire che ha ragione. Se ogni volta che devo cambiare una voce di menu mi costa soldi, allora decido di non averlo il menu. Ricordiamoci però che la parola menu rimane la parola più cercata dai potenziali clienti del tuo ristorante, che tu lo voglia oppure no.
L’efficacia quindi del servizio Marketing Gourmet è proprio quello di non avere un costo quando devi effettuare queste variazioni del menu. Potrai avere il menu sempre aggiornato e fare in modo che le persone che entrano sul tuo sito abbiano il menu da poter vedere.
Il menu ovviamente viene inserito e aggiornato anche sulla pagina Facebook, sulla pagina di Tripadvisor e sulla scheda di Google del tuo ristorante. Modifiche illimitate, nessun costo.
4° Errore: Non rispondere ai commenti su Tripadvisor/Facebook/Google
(o rispondere in maniera totalmente inappropriata)
Iniziamo con un pò di numeri, che ti permettono di capire quante persone commentano su Google e su Tripadvisor. I numeri seguenti sono stati estrapolati analizzando direttamente 1356 ristoranti/bar/osterie/piadinerie in Romagna (precisamente nelle città di Cesena, Ravenna, Forlì, Rimini, Faenza).
In fondo all’articolo troverai tutte le informazioni per scaricare in esclusiva i dati dei ristoranti in Romagna.
Non troverai queste informazioni in nessun altro posto online!
Ad oggi, su 1356 attività ricettive in Romagna, gli utenti hanno lasciato 265.573 recensioni su Tripadvisor, e ancora di più su Google, dove le recensioni sono 343.804.
Con questi numeri, non si può nascondere la testa in modalità struzzo, pensando che solo i perditempo lasciano le recensioni su Google e su Tripadvisor. Le recensioni e i commenti li lasciano tutti. O meglio ancora, li lasciamo tutti.
Di solito l’argomento recensioni è il tasto dolente per tutti i ristoranti.
La regola poi è questa: 100 clienti contenti non lasciano una recensione positiva, 3 clienti scontenti lasciano 3 recensioni negative.
Non puoi farci nulla; puoi arrabbiarti contro il sistema, puoi ignorare il problema, puoi decidere che le persone vadano su Tripadvisor perché non abbiano nulla da fare. Ma i commenti ci sono. Belli e brutti, da un pallino a 5 pallini, recensioni negative fatte dalla concorrenza, recensioni positive e negative reali. Hai una reputazione online anche se non ti occupi dell’online. E le recensioni sono, insieme alle immagini, la cosa più vista e valutata quando un potenziale cliente decide di venire nel tuo ristorante. Punto.
Ma chi si deve occupare di rispondere alle recensioni e ai commenti (in modo ovviamente appropriato in entrambe i casi)?
La risposta di qualunque agenzia web è che le risposte ai commenti devono essere effettuate dal proprietario del ristorante. Ti diranno che solo tu sei in grado di rispondere adeguatamente ai commenti, e che devi farlo anche bene per non perdere la reputazione.
La vera risposta però è che una agenzia non può rispondere ai commenti di un ristorante, e non può farlo per 3 motivi:
- 1) Di te questa agenzia non conosce quasi nulla, e quindi non può dare risposte adeguate ai clienti
- 2) Per mancanza di risorse e di budget non può rispondere ad ogni singolo commento che ricevi sui vari siti, quanto dovresti pagare per un servizio così continuativo?
- 3) Perché essendo una agenzia generalista, non è specializzata nei ristoranti e quindi non può darti il servizio che ti serve
Quindi alla fine la palla torna a te, caro ristoratore. Devi investire il tuo tempo a rispondere ai commenti, lasciandoti in balia delle onde.
Come se tu non avessi altre mille cose a cui pensare.
A parte qualche ristorante, di solito le risposte ai commenti (positivi e negativi) non vengono nemmeno date.
Così facendo si perde la grande opportunità di dare le giuste risposte ai commenti negativi, risposte che cercano di dare spiegazioni e se necessario chiedere scusa al cliente scontento; ma si perde anche l’opportunità di ringraziare le persone che si sono trovate bene nel tuo ristorante l’altra sera.
Ecco uno dei vantaggi più forti del servizio Marketing Gourmet: rispondere correttamente e puntualmente a tutti i commenti dei clienti sui vari siti online come Tripadvisor, Facebook, Google.
Inizialmente concorderemo il tono, lo stile e i contenuti. Ma a regime, non dovrai occuparti della gestione dei commenti. Sarà anche più semplice creare un sistema nel ristorante per stimolare i clienti a lasciare recensioni, perché sarà data sempre una risposta ai loro commenti. Tutto questo accresce la tua popolarità, alla tua serietà come ristorante e la tua cura verso i tuoi clienti, nella ricerca di potenziali clienti che vedranno quanto sei attento alla cura di questi dettagli.
5° Errore: Non aggiornare il Sito Internet
Fino a qualche anno fa i siti internet venivano creati e lasciati invariati fino al giorno in cui non veniva rifatto completamente, cosa che avveniva di solito dopo circa 5/8 anni. Non venivano aggiunte foto, non veniva cambiato neanche un testo. Il sito assomigliava più ad un bigliettino da visita che, una volta stampato, non veniva più modificato.
In passato non ci aspettavamo nemmeno che un sito avesse delle informazioni che si aggiornavano periodicamente.
Oggi invece le persone cercano avidamente qualunque informazione su internet, compresi aggiornamenti, news, eventi. Le persone si aspettano di trovare info sempre diverse sui siti.
Ma i siti dei ristoranti (come poi la maggior parte dei siti delle aziende in generale) non vengono mai aggiornati. La nostra storia, il locale, contatti. Ogni tanto il menu del ristorante (che spesso non è nemmeno aggiornato). Fine delle trasmissioni.
E’ come se le necessità delle persone e i siti internet di un ristorante andassero verso due destinazioni diverse.
Se devi avere un sito per il tuo ristorante mai aggiornato e con informazioni risalenti al 2012, allora è meglio non averlo proprio il sito.
Diventa una perdita di tempo e di opportunità. Usa la pagina Facebook se proprio vuoi fare trovare le tue informazioni ai potenziali clienti del tuo ristorante.
Perché quindi non vengono aggiornate le informazioni sul sito di un ristorante?
Le giustificazioni che di solito sento dai ristoratori sono:
- 1) non ho tempo
- 2) ogni volta che devo fare una modifica devo pagare dei soldi (100 euro, 200 euro, 500 euro a seconda delle modifiche)
- 3) mi dimentico di farlo
- 4) nessuno mi ricorda di effettuare modifiche con frequenza
- 5) tutte le volte che un’agenzia mi ha rifatto il sito, mi ha detto che mi avrebbero contattato loro per le modifiche ma poi non si è fatto vivo nessuno in questi 3 anni
Sono tutte motivazioni giustissime, ma derivano dal fatto che stai continuando a farti seguire da una agenzia generalista che ti ha venduto il prodotto una volta, ma che non ti sta offrendo un servizio continuativo e non è specializzata nei ristoranti.
Se non aggiorni i menu del giorno o della settimana, se non comunichi le serate che farai nelle prossime settimane o altro, se non comunichi le news, se non permetti alle persone di registrarsi alla tua newsletter per avere le informazioni sui nuovi menu o sulle novità, se non aggiorni periodicamente le foto del locale e dei piatti, allora un sito è come non averlo, stai perdendo anche qui potenziali clienti.
Puoi avere il sito più figo del mondo, più di design del mondo, ma lasciato non aggiornato per anni diventa un sito morto, con le informazioni obsolete o inutili, con le foto che invecchiano già dopo pochi mesi o settimane.
Nessuna agenzia ti dirà mai di non fare un sito internet, e il motivo è molto semplice: loro devono venderti e farti pagare il sito, che ti serva realmente oppure no. Nessuna agenzia ti dirà quello che ti dico io adesso: per un ristorante avere un sito internet così non serve a nulla, puoi risparmiare i soldi per la sua costruzione, per il posizionamento su Google, per il dominio o altro. E se proprio ne vuoi uno e devi tenerlo come soprammobile a prendere la polvere, allora Google ti permette di averne uno gratis tutto per te. Completamente gratis.
L’idea vincente però è che se hai un sito, o realizziamo insieme un sito, allora devi poterlo aggiornare senza dover pagare le modifiche. Tutte quelle che vuoi.
Vuoi stravolgere la grafica del sito perché ti ha stancato?
Vuoi cambiare tutte le foto della gallery fotografica o del menu?
Vuoi cambiare tutta la carta dei vini?
Nessun costo, nessun tuo intervento. Siamo specializzati nella gestione dei ristoranti, nessun costo per fare noi le modifiche al sito.
Facile, Semplice, Veloce.
6° Errore: Smetti di investire soldi in pubblicità a ca…so
Nessuna agenzia web o pubblicitaria ti ha mai detto quello che sto per dirti nelle prossime righe. Le agenzie non possono dirtelo, perché sopravvivono sul fatto che se una azienda si fa pubblicità, allora questa azienda potrà avere più clienti.
Ma tu sei un ristorante, non un carrozziere o un negozio di cucine. E c’è una bella differenza.
Le agenzie web e pubblicitarie ti diranno che quello che hai fatto con un’altra agenzia concorrente è sbagliato, che con loro la pubblicità è tutta un’altra storia. Ma nessuno ti dirà di quello che sto per dirti ora.
Quasi tutte le forme pubblicitarie per un ristorante sono esclusivamente una perdita di tempo e di soldi. I tuoi soldi.
La miglior pubblicità per un ristorante è una sola, il passaparola.
Passaparola fisico, quando una persona consiglia ad un’altra persona di provare un ristorante dove non era mai stata, e lo consiglia proprio perché questa persona è rimasta entusiasta di come ha mangiato e di come si sia trovata bene nel tuo ristorante.
Passaparola digitale, quando facendo una recensione su Tripadvisor, oppure condividendo sui social che sta mangiando presso il tuo ristorante, oppure mettendo il like ad un evento, una persona consiglia ai propri amici la propria serata nel tuo ristorante.
Tutte le altre forme pubblicitarie sono esclusivamente una perdita di tempo e di soldi. I tuoi soldi.
Nessuna persona va in un ristorante perché il ristorante è primo su Google con la parola chiave “ristorante a cesena”.
Qui non siamo a Roma, Milano, Firenze. I turisti ci sono ma sono molto pochi, le persone che abitano a Cesena, Faenza, Ravenna, Cesenatico conoscono tutti (o quasi) i ristoranti della propria città, almeno per nome.
Noi abitanti di città piccole, decidiamo di provare un ristorante nuovo quando ci hanno parlato di quel ristorante, oppure perché navigando su Tripadvisor curiosando fra i ristoranti e le cose da fare in città, ci imbattiamo in un ristorante che non conosciamo e iniziamo a cercare il passaparola digitale (commenti, recensioni & company).
Non ci spostiamo da una città all’altra per provare un ristorante perché lo abbiamo trovato in alto su Google.
E’ vero anche che in città più piccole come le nostre, gli studenti non conoscono la città e i suoi ristoranti, quindi qualche cliente potrai anche acchiapparlo perché sei stato primo su Google attraverso gli annunci sponsorizzati di Google, ma è molto più forte il passaparola, anche fra gli studenti.
Quindi puoi stare ad arrovellarti tutta la vita su come diventare primo su Google, puoi dare un sacco dei tuoi soldi su Google per avere più visite al sito di persone che cercavano un ristorante in zona, ma sono tutto tempo e denaro buttato.
Questa cosa, nessuna agenzia te lo dirà mai.
Le agenzie vendono le campagne su Google (Google Ads o Google Adwords) o servizi per farti diventare primo su Google, e Google dice a queste agenzia che comprare visibilità o posizionamento su Google per un ristorante serve per farti trovare nuovi clienti. Vuoi dare torto a Google?
Pagare Google per avere visite al sito e quindi più clienti in ristorante funziona (e non sempre con grandi risultati) in città più grandi, dove effettivamente una persona che non è del luogo non conosce nulla intorno a sé; se io sono in una grande città e ho fame (e anche un po’ fretta) allora mi metterò a cercare su Google per scegliere il primo che mi capita sotto mano.
Ma qui in romagna non abbiamo grandi città.
Nelle nostre zone, e con nostre zone intendo le città piccole, questa cosa non funziona. E’ una perdita di tempo ma soprattutto di soldi. I tuoi soldi.
Ma questo discorso vale anche per Facebook? Funziona pagare Facebook per trovare nuovi clienti per un ristorante?
Sto per darti un altro segreto che le altre agenzie non ti diranno mai.
Non ti diranno mai che sponsorizzarsi su Facebook per riempire il locale è una fesseria; non te lo diranno perché le agenzie sono rivenditori di pubblicità su Facebook; ti diranno sempre che Facebook è usato da miliardi di persone, e che essere visto su Facebook è una grande opportunità per farsi conoscere.
Questo è vero per altre aziende, ma non per un ristorante.
E non te lo dicono, perché ci guadagnano a venderti pubblicità su questi canali, e soprattutto perché non sono specializzate nella gestione dei ristoranti.
Ti diranno che servono 200 Euro al mese su Google, 200 Euro al mese su Facebook oppure 50 Euro ogni post che viene scritto. Tutto questo ti costerà migliaia e migliaia di euro in un anno. E ti porterà se va bene una manciata di clienti nuovi in sala.
Quindi mi stai dicendo che non serve proprio a nulla usare Facebook o Google per farsi conoscere e trovare nuovi clienti per il mio ristorante?
Ecco le SOLE occasioni in cui Facebook e Google (e i volantini, e i cartelloni e tutte le altre forme di pubblicità) possono essere utili allo scopo di trovare nuovi clienti:
- – inaugurazione del locale
- – eventi
- – serate particolari
- – serate a tema
- – novità
- – nuovi menu
- – nuove specialità
Sono solo queste le occasioni in cui può valere la pena di usare mezzi pubblicitari a pagamento, cercando di veicolare il tuo messaggio il più possibile.
Tutto il resto è solo una perdita di soldi.
Facciamo un esempio pratico di quanti soldi le agenzie o Google cerca di farti buttare.
Se cerco ristorante a cesena, in questo momento mi appare un annuncio sponsorizzato del ristorante Albizzi a Cesena, in centro (NDR Ristorante fantastico in centro a Cesena che consiglio vivamente). Questo tipo di annuncio permette di portare persone (pagando ogni visita al sito) sul sito albizzicesena.it, ma non porterà un solo cliente al ristorante.
Perché se una persona sta cercando un ristorante a Cesena, tramite Google Ads e i suoi annunci questa persona viene portata (a pagamento) sul sito del ristorante per qualche secondo e a volte meno, ma la speranza che questa persona poi si presenti in questo ristorante è praticamente nulla. Fidati, sono soldi buttati.
Questo ristorante in questo momento sta buttando via i soldi, regalandoli a Google e all’agenzia che ha impostato la campagna (se ha affidato questa pubblicità ad una agenzia).
Di certo questa agenzia, se esiste, non dirà mai al cliente che non deve spendere i soldi con lei. E’ normale.
Google stesso (che non è una onlus ma una società, con fatturati, profitti e tutto il resto) non dirà mai “caro ristoratore, siccome mi sono accorto che stai buttando via i tuoi soldi, smetti di darmeli”.
Google continuerà a chiederteli i soldi, e tu sperando che questi si convertano in clienti, continuerai a buttare soldi, click dopo click.
Quindi per prima cosa, ferma tutte le sponsorizzate generiche (su Google, Facebook, Instagram, Volantini ecc…) e risparmia così un bel po’ di soldi.
Investi i tuoi soldi in qualcosa di decisamente più utile. Studiamo insieme cosa gestire, non affidare più le cose al caso o a persone che guadagnano sulla vendita pubblicitaria in vari canali. Usiamo i canali giusti quando serve farlo, per sponsorizzare un evento o il nuovo menu o una serata speciale.
Google e Facebook & Company sono già abbastanza ricchi anche senza i tuoi soldi.
La creazione delle campagne pubblicitarie su Google, Facebook, Instagram, come spero tu stia iniziando ad intuire, con la gestione Marketing Gourmet, non ha costi.
7° Errore: Stai alla larga dai Coupon (Groupon o similari)
Anni fa c’è stato il momento d’oro dei Coupon: ristoranti, estetiste, saloni di bellezza, alberghi e altre attività.
I Coupon sembravano l’eldorado per trovare nuovi clienti, clienti che venivano a provare un ristorante con la promessa di acquisire un cliente fedelissimo per gli anni a venire.
E all’inizio è stato veramente così. Groupon era diventato veramente un colosso.
Per chi non li conosce, i coupon sono delle promozioni particolari che ti permettono di andare, ad esempio, in un ristorante per provare a prezzo molto vantaggioso una cena per due persone. Poter ad esempio provare un menu da 50 euro, pagando solo 19 euro.
Poi però sono iniziati i problemi. E sono venuti fuori nel giro di pochissimi mesi. Se hai mai aderito ad un programma di couponing ne sarai stato vittima anche tu. Non avertene a male se riapro una ferita.
Ovviamente le società di couponing sopravvissute oggi continuano a dire che si sono specializzate e che i loro clienti continuano ad aumentare e a rimanere fedeli all’utilizzo, ma i coupon si sono trasformati in una caccia allo sconto, dove i cacciatori di sconti si muovono da un posto all’altro, fregandosene altamente di ritornare in un posto a prezzo pieno.
L’uso dei coupon è una strategia SBAGLIATA per il tuo ristorante, perché svilisce il servizio del tuo ristorante e lo posiziona fra i ristoranti economici Inoltre sei pure costretto a fornire il massimo del servizio al minimo del prezzo, perché altrimenti ti becchi pure un bel po’ di recensioni negative. Oltre al danno (di immagine) pure la beffa.
Per qualche giorno o qualche settimana riuscirai a fare un po’ di cassa.
Ma stai facendo l’errore gravissimo di svalutare il tuo ristorante agli occhi delle persone;
le persone penseranno che hai bisogno di metterti in saldo per far trovare clienti, e che stai facendo tutto ciò perché nel tuo ristorante non si mangia poi così bene.
I coupon al massimo possono essere usati per l’inaugurazione di un ristorante, per innescare un iniziale passaparola. Ma a meno che il tuo ristorante non abbia appena aperto, evita i coupon come la peste.
Lo ripeto: STAI ALLA LARGA DALLA TENTAZIONE DEI COUPON, sono una perdita di soldi e di credibilità del tuo ristorante.
Incentivare il passaparola (digitale o fisico) non può passare tramite i coupon e gli sconti. Il passaparola deve essere aumentato, ma investendo soldi e tempo per ottenere recensioni vere, di clienti veri, incentivando i clienti a condividere la foto dei piatti e usando tante strategie che solo un’azienda specializzata nel marketing per i ristoranti può fornirti.
Quasi tutti i ristoranti commettono molti di questi 7 errori che abbiamo visto. Sicuramente anche tu avrai individuato uno o più errori che stai commettendo o hai commesso in passato.
Hai però una fortuna enorme. Il mondo della comunicazione nella ristorazione è ad un livello talmente basso che oggi hai la possibilità di sbaragliare la concorrenza. Hai la possibilità di iniziare ad affrontare il mare di possibilità della comunicazione del tuo ristorante in maniera professionale e continuativa.